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  • Davide Friello

La nascita di Immersion

Decidere di comporre un nuovo album è un andirivieni di emozioni e sensazioni piuttosto forti. Nuove ispirazioni, ma anche vecchi ricordi della creazione di album precedenti. Vedere la luce per un nuovo album è sempre un’esperienza particolare, fatta di collaborazioni, di scintille di creatività seguite da un faticoso e duro lavoro.


In questi giorni, mentre lavoravo alle sonorità dei miei nuovi brani, mi sono tornati alla mente tutti gli sforzi, la passione e quelle atmosfere magiche che hanno permesso la realizzazione del mio ultimo disco, Immersion.



Immersion è un album al quale sono particolarmente affezionato…

Venivo da una collaborazione con Giulia Mazzoni nel 2016. La Sony Music aveva prodotto un suo disco, dove avevo suonato con lei il pezzo Merope.

Nello stesso disco era presente anche il compositore e pianista Michael Nyman, uno dei massimi esponenti del minimalismo musicale e acclamato autore di varie colonne sonore, tra le quali quella di “Lezioni di Piano”



A casa di Giulia, nel centro storico di Firenze, dove in quel periodo mi recavo spesso per provare insieme a lei, ho scoperto uno degli artisti che avrebbe poi segnato la mia carriera da musicista. Giulia aveva un appartamento con molti vinili e tra i vari dischi trovo un autore che mi colpisce particolarmente. Mi ricordo che rimango affascinato già dalla copertina di un suo album, Alphabet … che aveva qualcosa di magico e attrattivo per me….


La sua musica ha sin da subito risuonato con la mia anima e con quel mondo invisibile che sin da piccolo mi porto dietro. Lui è il grande Roberto Cacciapaglia e una volta conosciuto musicalmente a casa di Giulia, non ho smesso di ascoltare e riascoltare i suoi brani.


Davide Friello con i Maestri Michael Nyman e Roberto Cacciapaglia

Di lì a poco Cacciapaglia venne a Firenze a suonare al Teatro Niccolini, un piccolo gioiello di teatro nel centro storico del capoluogo toscano, a due passi dal Duomo.

Non andare al suo concerto sarebbe stata un’eresia e fu davvero una bella serata per me: Cacciapaglia suonava insieme ad un trio di archi.

Ero estasiato da quella musica e l’occasione di conoscerlo dal vivo e regalargli il disco che avevo composto da poco, I 5 Elementi, fu per me fonte di enorme gioia.

Devo confessare che la musica di Cacciapaglia è stata in quel periodo fonte di grande ispirazione e sebbene il pianoforte è uno strumento molto differente dall’handpan, certe sonorità e certe dinamiche si avvicinano incredibilmente.


Tra le mie ricerche, ero venuto a conoscenza che Cacciapaglia aveva fondato una scuola per musicisti, la Educational Music Academy, e che di lì a poco sarebbe partito il nuovo anno. Così io scrivo per essere ammesso alla scuola… A dire il vero, la scuola era riservata a pianisti, ma la mia voglia di farne parte era talmente tanta che non mi sono lasciato intimidire da questo “piccolo” particolare.

Con mia grande gioia e sorpresa fui accettato all’Accademia, unico musicista di handpan tra pianisti. Il percorso all’Accademia è stato molto impegnativo e proficuo.



Cacciapaglia e i suoi collaboratori erano degli insegnanti eccellenti. Era una Accademia a tutto tondo, che spaziava dalla psicologia, per riuscire a indirizzare in maniera chiara l’indole e l’intento dell’artista, alla comunicazione, dal lavoro in studio alla capacità di composizione e di produzione. Ogni week-end al mese si lavorava duramente in studio, ma non si iniziava senza aver fatto prima una meditazione introduttiva con la dottoressa Eleonora Capitani.


In questo periodo di studi, la mia conoscenza con Cacciapaglia si fa più intensa e lui è estremamente affascinato dal mio handpan, strumento che non aveva mai visto prima, né aveva avuto l’occasione di sentire cosa era in grado di produrre. E’ lui che mi offre di realizzare il mio disco nel suo studio una volta finita la scuola.


A giugno, sempre presso lo studio Glance di Cacciapaglia sono stato invitato a suonare durante Piano City 2017, uno dei più importanti festival di pianoforte con appuntamenti in vari luoghi di Milano. Il pubblico era talmente tanto, che abbiamo dovuto fare una replica per accontentare tutti.

Anche qui ero l’unico non pianista della rassegna. Presenti i miei compagni della Educational Music Academy e altri pianisti compositori da tutta Italia. Quella giornata la porto ancora nel cuore. Questa occasione rappresentò anche la fine della esperienza e dell’anno accademico, ma con alcuni compagni sono ancora in contatto e abbiamo instaurato sinergie musicali e collaborazioni.


Insomma un anno splendido e reso ancora più magico quando Cacciapaglia fece uscire sotto la sua etichetta discografica EMA EDITION la compilation “Neo Composer Vol.1” con una selezione dei nostri brani. Il disco dopo qualche giorno schizzò subito primo in classifica nella classifica Itunes Classica, come album più scaricato, così come è successo poi per i seguenti anni con i Vol.2 e Vol.3


L'album "Neo Composers" al primo posto della classifica Itunes Classica

Ma per me l’avventura era appena iniziata, perché l’appuntamento con Cacciapaglia ed il suo studio sarebbe continuata a settembre.


In realtà già durante l’estate iniziano i preparativi al mio Disco tra un mio concerto e l’altro...dal Foyer del Teatro Arcimboldi di Milano e altre date in Italia all’Handpan Festival in Francia passando per Austria e Germania.


Per la realizzazione del mio nuovo album ci muoviamo in questo modo: io creo le musiche per handpan e per archi, così come tutti i brani dell’album. Cacciapaglia e il suo impareggiabile collaboratore, il maestro Gianpiero Dionigi, mi danno delle preziose idee e linee guida sulla produzione, gli effetti sonori e poi finalizzano il missaggio.


La prima parte dei brani dell’album li avevo composti in Guatemala durante la mia permanenza presso il lago Atitlàn in dicembre e gennaio durante la lunga pausa natalizia dell'accademia.

Mi svegliavo la mattina, salivo sul tetto della casa dove vivevo e subito arrivava l’ispirazione grazie alla meravigliosa vista dei tre vulcani e l’immenso lago con i suoi colori così esotici e tranquillizzanti.

Lago Atitlàn ed i suoi tre vulcani - Guatemala

La seconda parte, sempre creativa ma un pò più tecnica, l’ho portata a termine in Toscana, nella bellissima Maremma, in zona Baratti a inizio estate. Quegli odori della pineta marittima mi hanno guidato nel migliorare la versione dei brani nati in precedenza nella terra guatemalteca, mi hanno permesso di sviluppare una sensibilità maggiore su qualche nota o piccolo suono da aggiungere e mi sono stati di grande ispirazione nella scelta dei titoli delle composizioni.



Per la parte finale del lavoro e durante le due settimane di registrazioni presso lo Studio Glance di Cacciapaglia mi sono appoggiato alla Handpan House di Milano, punto di riferimento per gli appassionati di questo nostro strumento e mi sono sentito coccolato dalle padrone di casa Flavia e Sabine che non mancavano di supportarmi in ogni occasione.


Handpan House Milano

A settembre, durante i giorni prima delle registrazioni, proprio lì ho ultimato i pezzi, finalizzato e perfezionato la scrittura delle parti di Violino, Viola e Violoncello che mi avrebbero accompagnato nel disco.


Era la prima volta che componevo per altri strumenti e ho amato particolarmente la sinergia che si è creata tra i miei handpan ed il trio di archi. Loro erano i giovani Gabriele Bortoluzzi, Francesco Caputo e Vassilia Chachlakis per l’occasione “chiamati Glance String Trio”. Tutto splendidamente secondo i piani.. desideravo infatti musicisti giovani, ma soprattutto una donna al violoncello.


I giorni in studio sono stati di un’intensità sconvolgente e vibrante e volavano via quasi a rincorrere la realizzazione del mio sogno. Si lavorava duro, impegnando totalmente la giornata senza tralasciare nemmeno un dettaglio. Ma si respirava anche un’aria rilassata, dolce e piacevole, con la consapevolezza di voler trasmettere a chi poi lo avrebbe ascoltato il meglio di noi stessi.


La guida di Gianpiero Dionigi e del Maestro Roberto Cacciapaglia si è rivelata ineccepibile… in una parola, semplicemente perfetta. Bastava un loro sguardo, un tocco particolare, un indirizzo verbale quando il Maestro passava nello studio per rendermi immediatamente chiara la direzione da intraprendere per un suono, un timbro, piuttosto che un passaggio musicale. Lo studio poi aveva un'acustica eccellente.

Rivestito completamente in legno rendeva l'atmosfera ancora più calda e creativamente stimolante...



Registrare nello studio di Cacciapaglia è stato un viaggio unico, dalle emozioni intense. Proprio lì, dove erano nate le sue opere, nel corso dei tanti anni di carriera.

Il suo pianoforte era accanto a me come a sostenere il mio di percorso musicale e ogni volta che iniziavo la registrazione di un nuovo brano chiudevo gli occhi e ringraziavo la vita ed i suoi viaggi.


E così prende vita Immersion, prodotto dalla sua etichetta Ema Edition e distribuito mondialmente da Believe Digital. Con questo album apro tutte le date dei concerti in teatro di Roberto Cacciapaglia del 2018 Quarto Tempo Celebration Tour


Ma … questa è un’altra storia e di questa avventura ve ne parlerò in un’altra occasione….


CD di Immersion - Music for handpan prodotto dal Maestro Roberto Cacciapaglia | 3° tappa Teatro Duse di Bologna

*Il blog è a cura di Rosaria Fabrizio


L’album Immersion si può ascoltare e scaricare nelle principali piattaforme digitali o averlo in copia fisica qui: CD IMMERSION


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